Trenta persone hanno sottoscritto l’impegno a costituirsi in comitato genitori della Real Academy Lucca e questa mattina il legale della società di Claudio Polonia fornirà la documentazione necessaria per tutti gli adempimenti. Un momenti importante quello di ieri pomeriggio a San Cassiano a Vico presso l’impianto della Real Academy, società calcistica finita nel mirino del Tar e del comune per abusi edilizi posti in essere negli ultimi mesi. I genitori, in tutto una quarantina, si sono ritrovati nel capannone adibito a sala riunioni e non solo, per decidere sul da farsi all’indomani della decisione dell’assessore Barsanti di sfrattare Claudio Polonia nella sua avventura calcistica. Bongiorni, visibilmente contrariato e amareggiato ha spiegato che la società ha tutte le carte in regola per continuare nella sua attività e il patrimonio di ragazzi accumulati è da non gettare via. Bongiorni ha portato alla Real Academy i migliori tecnici e le famiglie, ovviamente, hanno scelto consapevolmente visto anche l’impianto e vista anche la professionalità dello staff. Bongiorni ha usato il termine dignità per sottolineare come sia proprio questa la parola chiave di tutta la vicenda.
E’ stato, quindi, il turno di Polonia che non ha voluto ripetersi andando a spiegare per l’ennesima volta le proprie ragioni e i motivi che lo avevano spinto a compiere quelle opere abusive. Ha, invece, denunciato come siano già arrivate ad alcuni ragazzi, le richieste di altre società di cambiare casacca tanto per la Real Academy Lucca non ci sarà futuro alcuno. Polonia se l’è presa, in particolare, con l’assessore allo sport del comune di Lucca, Barsanti, il quale , a suo avviso, sbaglia di grosso quando sostiene di potersi interessare alla sistemazione degli atleti una volta che la struttura verrà tolta dalle mani di Polonia:”l’ impianto è una cosa e la società un’altra”. I tesserati della Real Academy non possono essere trasferito da una società all’altra a seconda di quello che chiede e preferisce l’assessore. Inoltre una cosa deve essere chiara: se mi toglieranno la concessione, è ovvio che io non lascerò qui tutto quello che ho fatto e il campo, dopo qualche settimana, tornerà ad essere come quando l’ho preso in gestione io, ossia una discarica a cielo aperto con l’erba alta un metro perché voglio proprio vedere chi pagherà come faccio io due persone che tutto il giorno curano il prato e tutto il resto. “Io non voglio entrare nel merito- ha detto in un intervento Isabella Macchini, mamma di uno dei giocatori – E’ chiaro che è una questione politica e io non ci voglio entrare. A me interessa che mio figlio, che i nostri figli possano continuare a giocare e ad usufruire di un impianto che è davvero una eccellenza. Ora che abbiamo trovato quel che cercavamo, non vedo per quale ragione dovremmo veder crollare tutto. Sono pronta a costituire il comitato dei genitori e anche a recarmi in visita dall’assessore o dal sindaco. Dobbiamo fare qualcosa altrimenti presto i nostri figli non sapranno più dove né come fare sport e qui, con i loro allenatori seri e professionalmente preparati, non solo lo fanno bene, ma si trovano loro stessi benissimo sotto tutti gli aspetti”. Al termine della serata è stato deciso di costituirsi in comitato così da poter essere rappresentati meglio nelle proprie istanze. “Ho chiesto la sanatoria che mi spetta se non, come dice l’assessore, in quanto titolare del diritto di concessione, almeno come responsabile degli abusi posti in essere. Invece il comune non ne vuole sapere arrecando, così, un danno anche alla collettività perché comunque dovrei pagare una multa salatissima”. Polonia ci tiene a non andare allo scontro, ma vuole che la sua creatura possa continuare a far divertire e star bene i ragazzi. Che si tratti di un gioiello, c’è ben poco da dire: oggi, nel piazzale, ci saranno state alcune centinaia di auto per un torneo che sta attirando grande visibilità.